YMI Project – Young Mediators for Inclusion

YMI Project – Young Mediators for Inclusion

La maggior parte dei bambini e dei giovani nello spettro autistico non sono pienamente inclusi nella società; infatti, quasi tutte le istituzioni che lavorano in questo settore sviluppano attività specifiche rivolte solo ai bambini autistici, in gruppi segregati e accompagnati da terapisti. Questo favorisce percorsi di esclusione, stigmatizzazione, discriminazione e istituzionalizzazione.

Per far fronte a questa situazione, il progetto YMI “Giovani mediatori per l’inclusione” promuove la partecipazione di bambini e ragazzi autistici alle attività sviluppate dalle strutture comunitarie, in condizioni di parità con i loro coetanei, grazie al supporto di “giovani mediatori” per favorire l’inclusione sociale.

Nell’ambito del progetto, è stata creata una metodologia pilota innovativa per l’inclusione di bambini e ragazzi affetti da autismo nelle strutture comunitarie regolari (club sportivi, associazioni culturali e ricreative, attività promosse dal Comune, ecc.), insieme a una formazione per giovani mediatori e membri del personale della comunità per garantire la piena inclusione delle persone affette da autismo. Inoltre, è stata creata una guida europea per raccogliere e diffondere ulteriormente le migliori pratiche in questo campo specifico.

Per l’attuazione di questo progetto è stato creato un partenariato internazionale sotto il coordinamento dell’associazione portoghese Inovar Autismo.

A questo progetto hanno partecipato altre tre associazioni per l’autismo (Autismo Burgos dalla Spagna, Diversamente ODV dall’Italia e Autism-Europe dal Belgio), la Business School ISCTE dal Portogallo e IntermediaKT dalla Grecia, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di istruzione professionale, formazione e innovazione.

Obiettivi del progetto

L’obiettivo principale del progetto YMI è l’inclusione sociale delle persone con autismo, con particolare attenzione alla generazione di una cittadinanza attiva e non discriminatoria nelle comunità europee, promuovendo il pensiero critico.

Questo progetto ha lavorato per la creazione di approcci innovativi per l’inclusione delle persone con autismo. È stata anche un’opportunità per lo sviluppo di un’intensa sinergia collaborativa con organizzazioni partner e un gruppo di enti pubblici, lucrativi e solidali in diversi settori della società.

I quattro obiettivi principali del progetto:

  1. Progettazione e messa alla prova di una metodologia pilota innovativa per l’inclusione dei bambini/ragazzi dello spettro autistico nelle strutture comunitarie regolari su base paritaria con gli altri bambini/ragazzi attraverso un follow-up tecnico con valutazione e gli adattamenti necessari;
  2. Potenziamento e formazione dei “giovani mediatori per l’inclusione” (agenti facilitatori che promuovono l’inclusione in articolazione con la famiglia e i contesti);
  3. Responsabilizzazione e formazione dei tecnici e altro personale di tutti i partner della comunità, al fine di garantire l’effettiva partecipazione dei bambini/ragazzi dello spettro autistico;
  4. Progettazione di una guida europea per l’inclusione dei bambini/ragazzi nello spettro autistico.

Priorità orizzontali

L’YMI ha sviluppato e integrato approcci innovativi per favorire l’inclusione sociale delle persone con autismo, sperimentando la metodologia teorica basata sui moderni paradigmi di inclusione. Questi approcci sono stati sviluppati tenendo presente l’obiettivo del progetto di creare pari opportunità per i bambini e i giovani con autismo, consentendo loro di partecipare pienamente alle strutture comunitarie.

Il progetto mirava anche a generare consapevolezza sociale sull’inclusione delle persone con autismo in tutta Europa. Il modello del “mediatore per l’inclusione” e la “Guida europea per l’inclusione delle persone con autismo” hanno pubblicizzato le buone pratiche sperimentate per questo progetto. La guida europea è stata e sarà utilizzata anche come strumento di sviluppo sociale, civile, culturale e critico, combattendo in questo modo la discriminazione e la segregazione, secondo le priorità orizzontali di Erasmus+.

Istruzione e formazione professionale (VET)

Per quanto riguarda il settore specifico dell’istruzione e della formazione professionale, è stata data priorità a:

  1. Creazione di una guida olistica che potesse fungere da riferimento internazionale per l’inclusione, in particolare attraverso curricula incentrati sulla realizzazione di corsi di “mediatore dell’inclusione” per giovani studenti universitari, tecnici e personale degli enti partner della comunità.
  2. Lo sviluppo di partenariati sostenibili per stabilire competenze a livello nazionale, regionale e settoriale.

Le associazioni partner hanno la possibilità di continuare a sviluppare entrambi i corsi nei loro Paesi di origine e utilizzare le conoscenze e l’esperienza dei “mediatori per l’inclusione” in un contesto di intervento sociale. L’edizione della “Guida europea per l’inclusione delle persone con autismo” offrirà ad altre associazioni europee l’opportunità di replicare lo stesso modello nelle loro comunità.

Medotologia eseguita

  • Fase 1 Tavola rotonda di esperti e identificazione di buone pratiche e focus group
  • Fase 2 Sviluppo di due curricula innovativi e di due corsi di formazione
  • Fase 3 Test pilota dei corsi di formazione, compresi gli stage
  • Fase 4 Sviluppo di una guida europea per l’inclusione delle persone con autismo
  • Fase 5 Lancio di una versione digitale della Guida

Cronoprogramma del progetto

Identificazione delle buone pratiche in Europa

In questa fase iniziale, i partner miravano alla raccolta delle buone prassi per il successo dell’inclusione dei giovani con autismo nelle attività della comunità. A tal fine si sono avvalsi di focus group e tavole rotonde composte da giovani con autismo, famiglie di giovani con autismo ed esperti. Una volta identificate le buone prassi, i partner hanno iniziato a sviluppare i programmi dei corsi da testare.

Sviluppo di materiali di prova e di apprendimento

Nell’ambito del progetto, sono stati sviluppati e testati corsi specifici per giovani mediatori e membri dello staff della comunità. Una volta completati i corsi, i giovani mediatori hanno svolto un tirocinio per mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite. L’obiettivo della metodologia pilota è stato quello di includere i bambini e i ragazzi dello spettro autistico nelle strutture comunitarie regolari.

Lancio di una guida europea

Come risultato finale del progetto, è stata resa disponibile una guida europea. Si è basata sugli apprendimenti e sulle conoscenze sviluppate e ha funzionato e funzionerà da strumento pratico non solo per diffondere i risultati del corso e del progetto, ma anche per fornire suggerimenti e strategie da utilizzare in diversi Paesi.